“Food as Medicine: Dietary Intervention in Disease Treatment”, al centro di una intensa Giornata di studi e confronto alla presenza di esperti internazionali riunitisi presso la Fondazione Ebris di Salerno.
La Giornata è stata suddivisa in tre momenti e declinata con diversi approcci clinici:
• asse cervello-intestino e potere terapeutico della nutrizione nella cura della schizofrenia, epilessia e autismo;
• allergie alimentari;
• malattie infiammatorie intestinali, incluse le malattie croniche intestinali (MICI), la celiachia, e la colite necrotizzante del neonato.
Ad aprire i lavori.
“Gut-Brain Axis: Neuroinflammation (autism spectrum disorder, schizophrenia, anxiety, depression, seizures, etc.)” è il dibattito, moderato dal professore Palmiero Monteleone (Professore Ordinario di Psichiatria presso il Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Salerno e Direttore dell’Unità Operativa di Psichiatria presso l’AOU “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno), e dal dottore Giulio Corrivetti (Direttore del Dipartimento di Salute Mentale della Asl Salerno) scelto per aprire i lavori.
Secondo topic.
“Food Allergies: Multiple food allergies, emerging epidemics”. Moderatori: Ronald Kleinman, MD e Vincenzo Casolaro, MD.
Terzo Topic.
“Chronic Inflammatory Diseases: IBD,celiac disease, NEC”, moderato dal professore Alessio Fasano, MD e Jon Vanderhoof, MD.
“Stiamo cominciando ad apprezzare che effettivamente l’uso dei farmaci anti infiammatori ci fanno pagare un dazio. Un momento critico dal punto di vista del trattamento delle malattie infiammatorie croniche, in cui c’è un cambiamento del paradigma dell’uso dei farmaci, di personalizzare il trattamento basato sulla nutrizione”, spiega il professore Alessio Fasano.
“Lo studio che stiamo conducendo per l’analisi dei marcatori precoci di malattia potrebbe permettere di coniugare bene il rapporto tra fattori di rischi ambientali, i marcatori – quindi la opportunità che vi siano indici capaci di dirci la maggiore o minore predisposizione ad ammalare – e gli elementi di natura (anche il cibo) che possono essere fortemente utili a prevenire quella malattia”, spiega il dottor Giulio Corrivetti.
le interviste