Si indignano, si sentono offesi dalle impronte digitali perchè ‘ non sono criminali’. E ora che su Rai 1, nella trasmissione “l’Arena” (che va detto sta talmente inguaiata – anche proprio come informazione pubblica – da non riuscire a trovare in tutta Italia altra notizia che non sia il Ruggi), un infermiere, Enrico Severino, ha accusato una caposala di averlo ‘costretto‘, ‘subendo pressioni‘, affinchè timbrasse per lei e per l’ex caposala-sindacalista Carmine De Chiaro, altrimenti non avrebbe più fatto straordinari, come la mettiamo?
Accuse da provare, ci mancherebbe altro. Ma una situazione che a chiunque, salvo avere la coscienza sporca, regala un sistema interno malato. Mancano i controlli e i dirigenti non pagano mai? Siamo d’accordo. Ma questo giustifica l’essere scorretti?
E poi suvvia, cresciamo. facciamo gli uomini!Non siamo bambini da dover essere accuditi e vgilati da ‘papà’ (poi lo fanno e si sentono in uno Stato di Polizia!): dovremmo essere noi stessi a comportarci bene perchè onesti. E ora? Ora voglio leggere interviste di sindacalisti che si sentono offesi da queste accuse tra colleghi. Infermieri che accusano caposala, gli stessi colleghi. Che vomitano veleno. E fanno fare belle figure nazionali!