Mobilità&comandi. Le aziende sanitarie, Asl e Ruggi, accomunate dalla mancanza cronica di personale, stanno facendo di tutto per cercare di reperire nuove unità. Un turn over bloccato e medici, pochi, da tenersi stretti. Non sempre infatti si può bandire un concorso ritrovandosi, così, reparti svuotati e professionisti che rappresentano un miraggio. Da qui, la decisione, comprensibile, di non firmare nulla osta in uscita. Può mai un Direttore generale consentire ai propri professionisti, salvo casi eccezionali, di vedersi approvata una ‘proroga in comando’ che magari proietta alla mobilità? Certo che si può fare, assumendosene la personale responsabilità. Il trasferimento in comando avviene anche e soprattutto quando abbiamo a che fare con un professionista dall’alta specializzazione, mancante, in quel momento, in azienda.Per non parlare di richieste mai esaudite. Insomma, dei ‘fortunati’ che per continuare a lavorare in comando devono essere oggetto di delibere. Che al momento sul rispettivo Albo pretorio non compare. Quindi, proroghe non ve ne sono, almeno per chi è ‘scaduto’ a marzo. Per capirci e fare un esempio: se il comando di un anno scade a marzo, l’azienda che si assume la responsabilità di privarsi di un medico, in questo momento acuto di mancanza, lo delibera e lo pubblica. Lo rende pubblico. Certo, può dare la letterina al diretto interessato, ma la trasparenza e le regole? Ovviamente, in questi giorni i siti non hanno pubblicato nulla. Nulla. Vuoi vedere che un virus ha contaminato entrambi e poffete all’improvviso uscirà??Che facciamo, retrodatiamo? E’ come se un medico continuasse a lavorare, a comparire nei turni di lavoro, ma senza avere delibera pubblica. Sarebbe una bella notizia…avendo i turni e un Albo ufficiale privo di delibera….
Castiglione, a torto o ragione, non ha personale. Sarebbe strano a dir poco se si optasse per un nulla osta sinonimo di apripista alla mobilità. E perchè no, a qualche incarico emergenziale. Marzo è passato, ormai. Delibere non ve ne sono.