Salerno Sanità

Ruggi/Unisa. “Progetto femore tempo zero, il primo anno”: vince la sinergia

Salerno: Percorso Femore Tempo Zero. Il Primo Anno”, ecco i dati da record.Presentati stamani presso il Canpus di Baronissi alla presenza di tutti quegli attori protagonisti che hanno reso possibile tale traguardo.

In primis, il professore Nicola Maffulli, Direttore del Dipartimento dell’Apparato Locomotore dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’ di Salerno (del quale fanno parte le Strutture Complesse di Ortopedia e Traumatologia e Chirurgia dell’Apparato Locomotore) e ordinario di “Ortopedia e Traumatologia al Dipartimento di Medicina, Chirurgia e Odontoiatria “Scuola Medica Salernitana”- Università degli Studi di Salerno – che ha illustrato i dettagli del Percorso capaci di dare una vera e propria svolta all’attività ospedaliera.

“LUniversità non è una torre d’avorio:l’unico modo in cui risultati possono  essere ottenuti è la collaborazione. Miei colleghi hanno riportato, su Riviste internazionali, i dati di Salerno”, ha chiosato il professore mentre il Rettore, Aurelio Tommasetti, ha fatto eco dicendo: ” Ha vinto la sinergia, come deve essere, nell’interesse degli studenti, della cittadinanza”.

 

Tale progetto, decollato con il decisivo supporto dell’ex Dg Nicola Cantone che a giugno scorso tenne una conferenza stampa per presentare i dati dei primi sei mesi, ha avuto lo scopo di riportare il ‘Ruggi’ ai livelli di performance richiesti dai nuovi Lea (Livelli Essenziali di Assistenza) ministeriali.

Il progetto è ora alla prova ed alla valutazione del primo anno di vita: i risultati finora raggiunti sono a dir poco stupefacenti per il notevolissimo incremento del numero di pazienti fratturati di femore operati entro le 48 ore , che , a fronte del 5 % del 2016 , ha raggiunto il 75% nell’anno 2017, superando ampiamente la soglia minima del 60 % richiesta dal Ministero della Salute e ponendo la struttura Ruggi tra le poche eccellenze italiane che superano il 70 % dei casi.

Tale risultato, che spinge l’Azienda negli alti strati del panorama sanitario nazionale, è stato raggiunto grazie alla integrazione tra componente universitaria ed ospedaliera.

Nelle foto d’archivio, da sinistra: post conferenza stampa di giugno scorso relativa alla presentazione dei dati; il prof Maffulli; il Referente  di SS ‘Apparato locomotore’, il dottor Francesco Bruno; un momento post conferenza.