Salerno Sanità

Ruggi&emergenza estiva:Cisl e Uil contro i vertici

SALERNO

“Si devono dimettere”, è il lietmotiv della conferenza stampa, al vetriolo, tenuta stamani dai sindacalisti della Cisl, Uil e Fsi a muso duro contro il management dell’Azienda universitaria ospedaliera ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’ di Salerno, guidata da Vincenzo Viggiani.

“Ignorano persino i più elementari istituti contrattuali”, esordisce Pietro Antonacchio, segretario generale Cisl Fp parlando, tra le altre cose, dei percorsi seguiti dall’Azienda sulla stabilizzazione dei precari.

Una situazione esplosiva, quella che sta vivendo l’Azienda per fronteggiare l’emergenza estiva. E così, si snocciolano i dati. Il Ruggi e i quattro nosocomi annessi (Mercato San Severino, Castiglione di Ravello,Cava de’ Tirreni e il ‘Da Procida’ di Salerno) hanno subìto, per luglio e agosto, un taglio complessivo di 200 posti letto. Di questi 100 solo al Ruggi dove, denunciano i sindacalisti, manca “…l’aria condizionata. Funziona male. E i pazienti oncologici cercano refrigerio con un ventaglio. L’assistenza sanitaria è ai minimi storici. Personale ridotto all’osso e organizzazione inestistente”.

Per Biagio Tomasco, della Uil, si tratta di ” un mercimonio dei pazienti”. E non manca un passaggio sui controlli che i vertici hanno fatto sui dipendenti: su assenze giustificate o meno.

“Abbiamo inoltrato richiesta di accesso agli atti.Siamo in attesa di risposta”. Mentre Gaetano Biondino, Cisl, parlando dell’ospedale di Cava de’ Tirreni, si dice pronto ad un confronto pubblico con il sindaco che, dal canto suo, afferma che in nosocomio tutto funziona.

“Bisogna potenziare tutte le emergenze dei plessi annessi al Ruggi altrimenti, come accade, il pronto soccorso avrà sempre 300 accessi al giorno”, conclude Antonacchio.