L’Asl Salerno istituisce lo spazio C.A.R.E. (Coordinare Accedere Registrare per essere Efficaci nel “prendersi cura”), ovvero uno spazio attivo in
ognuno dei Distretti sanitari, presenti sul territorio, sinonimo di accoglienza e riferimento per il paziente oncologico e della sua famiglia.
Le caratteristiche sono: la presa in carico dell’assistito, lungo tutto il suo percorso assistenziale; riduzione dei disagi degli spostamenti, creando una sinergia fra distretti e ospedali, con l’analisi dei bisogni bio-psico-sociali dei pazienti e l’inizio di un processo di informatizzazione delle cartelle cliniche.
“La presa in carico del paziente oncologico è l’aspetto più delicato”, afferma Concetta Dello Ioio (nella foto), specialista oncologa esperta in neoplasia della mammella, responsabile del progetto “Reti Oncologiche” .
“Abbiamo a che fare con persone che combattono una malattia più
grande di loro e che durante il percorso non sanno cosa fare, non solo dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista personale: riorganizzare la propria vita, comunicarlo alla famiglia, non è semplice. E’ importante non lasciare queste persone da sole a combattere la propria malattia
ma anche curare tutti gli aspetti personali e sociali ad essa connessi”, conclude la dottoressa.
Lo spazio C.A.R.E. nasce in Campania e gode di professionisti che accompagnano i pazienti dal primo sospetto tumorale a tutto il percorso di cura e di follow up: sono medici, infermieri, psicologi, assistenti sociali, associazioni di volontariato e altri operatori della sanità formati per migliorare l’assistenza, semplificare l’accesso ai servizi, intervenire tempestivamente e seguire i bisogni della persona e della sua famiglia.
In ogni Distretto dell’Asl Salerno è presente lo spazio CARE con un infermiere: dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13, un oncologo e uno psicologo presenti 1-2 volte la settimana. Cosa fondamentale è che, in questo periodo di emergenza sanitaria legata al Covid 19, gli operatori dello spazio C.A.R.E. offrono i loro servizi anche in modalità telefonica telematica presso i distretti tutelando la salute dei loro pazienti.