Le impronte digitali per la rilevazione delle presenze diventano un esempio da seguire.E a spiegarlo, egregiamente, ricevendo due applausi, è stato il Direttore dell’Unità Operativa Complessa ‘Sistemi informativi’ dell’Azienda ospedaliero-universitaria ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, Giuseppe Versace, ospite della trasmissione ‘l’Arena’, in onda la domenica pomeriggio su Rai 1. Condotta da Giletti (che continua a non capire la differenza tra direttore generale e direttore sanitario), la fascia pomeridiana della rete ammiraglia ha acceso i riflettori sui ‘ furbetti del cartellino’ dell’ospedale Loreto mare di Napoli. Tra ‘le ricette’ per evitare o quantomeno arrestare il fenomeno, la rilevazione biometrica introdotta a ‘Ruggi’ dopo i noti fatti.
Versace, in diretta dall’ospedale, ha brillantemente esposto come e perchè si è giunti alla marcatura digitale.
“E’ un servizio messo in piedi nel 2016 per due ordini di motivi: ci siamo trovati in una situazione che andava a mortificare le professionalità che questo ospedale esprime, e che sono professionalità di valore assoluto, per i noti fatti che sono all’evidenza della cronaca , e lo sono stati per molto tempo. Ma anche per una considerazione di carattere generale: la tutela della salute. Un sistema di sicurezza si mette dove c’è qualcosa di prezioso da tutelare e non c’è niente di più prezioso della salute…“, per essere interrotto dal primo dei due applausi partito in modo spontaneo dal pubblico in sala. E ha aggiunto: “Abbiamo avuto l’interessamento di altre aziende pubbliche e multinazionali private: quando una azienda pubblica, del sud, di Salerno, diventa un esempio, fa piacere“.
roco

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