Salerno
La Federico II di Napoli non puo’, il Ruggi di Salerno fa il miracolo. E in una sola notte si eseguono due urgenti trapianti di rene evitando che uno degli organi vada messo “in eccedenza ” e inviato fuori Regione. Due vite salve. È un gioco di squadra straordinario.
L’azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” è anche, soprattutto buona sanità. Eccellenza. E quanto accaduto la notte tra venerdì e sabato scorso nel Centro trapianti del rene, con il gioco di squadra con la Chirurgia, ne è la prova.
“Alle ore 17.00 di venerdì 8 aprile, mentre stiamo eseguendo il 5° trapianto di rene della settimana,siamo informati dal Coordinamento Regionale,della presenza di un altro donatore in Regione. La macchina organizzativa già costruita negli anni va automaticamente in funzione per rispondere, nell’ennesimo fine settimana, a quanto necessario .
Alle 17.30 vengo raggiunto ,via telefono,dal Direttore del Centro Trapianti di Rene della Federico II , che mi informa della impossibilità di eseguire il trapianto di loro competenza per necessari ed improcrastinabili interventi strutturali già programmati per il sabato e mi chiede la disponibilità di farci carico di entrambi i reni e quindi eseguire due trapianti a Salerno,onde evitare che un organo vada messo in eccedenza e dato fuori regione con danno per i Nostri pazienti in lista di attesa.La mia risposta è un sì immediato …”. È una parte della commuovente lettera che il dottor Paride De Rosa(centro trapianti) scrive ai vertici del Ruggi per ricordare in primis a se stesso che in ospedale ci sono ancora Medici, quelli che conoscono Ippocrate e amano il paziente.
Una macchina organizzativa, quella messa in moto dai Chirurghi, anestesisti, infermieri,che ha salvato due vite umane con una tempestività straordinaria.
Rosa Coppola
