Quella ‘incontinenza verbale’ che danneggia il ‘Ruggi’ e l’Università

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La trasmissione della incontinenza verbale, quella che danneggia l’Azienda ospedaliero-universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno e l’Università degli Studi di Salerno, si sta diffondendo a causa della mancanza di un vaccino. Che esiste, pare sia nel cassetto, e si deve, si dovrebbe solo usare. Questione di volontà.
La incontinenza verbale del professore Domenico Lombardi (a torto o ragione, non entriamo nel merito) ha consentito ancora una volta di far assurgere il ‘Ruggi’, e questa volta anche l’Ateneo, agli onori della cronaca per quelle che a Napoli chiamano putecarella (vocabolo che designa una lite di parvissima sostanza). Giorni e giorni di dibattito sulla presunta incapacità dei chirurghi del ‘Ruggi’, dubbi, sospetti, allusioni, tentativi di liti che ricordano quelle volgari (da vulgus) che alcuni maschietti ingaggiano al bar tra loro. Sapete, quelle ansie da prestazione da teenager. Appunto.
Ma qui si tratta di protagonisti di spessore, almeno dai titoli e ruoli ricoperti.

Nonostante ciò, silenzio. Imbarazzante. Si è preferito lasciare cadere dalla tasca una lettera ‘riservata’ per farla pubblicare su un quotidiano: strateghi della comunicazione. Da prendere appunti.
Tutto il ‘Ruggi’ e l’Unisa erano a conoscenza della grande idea. E forse lo sapeva anche Lombardi che non solo ha fatto spallucce ma ha continuato a dire quello che pensava e pensa. Di esprimere giudizi sull’operato dei colleghi di Salerno. A mezzo stampa. Il nostro livello non arriva a queste finezze di digital marketing, di analisi Swot e affini, ma una cosa è chiara: il cittadino ha letto. Ha letto che al ‘Ruggi’ professori e medici litigano. Una deriva comunicativa imbarazzante caratterizzata, come evidenziano i fatti, dal continuo e solo rincorrere. “.. stile Ruggi“, starnazzano, vantandosi pure. Possiamo solo prenderne atto….

Eppure Lombardi non è nuovo a tali tipi di sorprese giornalistiche. Il quotidiano ‘Repubblica’ del 28 giugno del 2000 riporta il seguente articolo:

Policlinico, lite tra primari ‘Fumavo, mi ha picchiato’
Lite tra medici al Policlinico. Sorpreso a fumare è stato aggredito da un collega. «Qui non si fuma», avrebbe detto il presunto aggressore, Domenico Lombardi, primario e docente di chirurgia d’urgenza prima di colpire il trasgressore. Il referto del Cardarelli: “Trauma craniofacciale, escoriazione al padiglione auricolare destro e stato di shock reattivo”. I fatti. Edificio 7, ore 10.20 di ieri. In medicheria Sergio Abate, primario e associato di Metodologia Chirurgica è in piedi, al telefono. «Avevo una sigaretta spenta in bocca», dice il medico che ha avuto 10 giorni di prognosi, «quando sono stato aggredito alle spalle. Non avevo capito chi fosse e appena mi sono voltato sono volati pugni alla nuca e dietro l’orecchio destro. Ho perso i sensi, poi mi sono risvegliato sulla barella». Lombardi fornisce un’altra versione: «Ho visto il fumo e gli ho tolto la sigaretta dalle labbra. Si stava buttando a terra, l’ho mantenuto, poi l’ha sorretto l’infermiere, infine è caduto. Spegneva sempre le sigarette a terra o nel cassetto della scrivania, ma se l’avessi picchiato non sarebbe uscito di lì». Tra i due i rapporti sono sempre stati tesi. Il manager ha sospeso Lombardi e multato Abate.

La Chirurgia di Cava resta una priorità . Lo ha detto anche Lombardi, rilasciando una intervista a Salerno sanità: “Il Dg mostra attenzione verso l’ospedale“. E come detto, ecco che due chirurghi verranno destinati nel nosocomio metelliano. In Mobilità. Magari se ha fatto domanda potrebbe avere opportunità di trasferimento la dottoressa Carmela Rescigno (ebbe il comando l’anno scorso) proveniente dall’Asl Salerno. Una dottoressa che ha lavorato in passato con Lombardi e, come si legge dal suo cv, ha anche svolto “attività di collaborazione professionale scientifica con la cattedra di chirurgia d’urgenza presso il Ruggi”…
Una professionista che ha lasciato l’Asl dopo aver perso tutti i giudizi in Tribunale per riavere l’incarico di responsabile dell’Obi di Nocera conferitole dall’allora dg Antonio Squillante, vicino politicamente all’onorevole Edmondo Cirielli di Fratelli d’Italia. La stessa dottoressa milita attivamente nel partito di cui fa parte anche il consigliere regionale Alberico Gambino.
Riportiamo di seguito la nota ufficiale della Asl del 15 gennaio 2016 a firma dell’attuale direttore del Dipartimento sanità della Regione, Antonio Postiglione.

“Riassegnazione della dr.ssa Rescigno all’Ospedale di Sarno: il giudice del lavoro dà ragione all’Asl
Il giudice della sezione Lavoro del Tribunale di Nocera Inferiore dott. Carlo Mancuso ha depositato, in data 14 gennaio 2016, l’ordinanza ex art. 700 c. p. c. avverso il ricorso proposto dalla dott.ssa Carmela Rescigno dirigente medico dell’Asl Salerno. La ricorrente aveva contestato il provvedimento di riassegnazione al Presidio Ospedaliero di Sarno, adottato dal Commissario straordinario dell’Asl Salerno, avv. Antonio Postiglione, ritenendo valida la sua assegnazione provvisoria presso l’OBI- struttura del Pronto soccorso – dell’Ospedale di Nocera Inferiore, disposta dalla precedente gestione. L’Asl Salerno, rappresentata e difesa dagli avvocati Walter Maria Ramunni e Marco Forlenza, ha ottenuto il rigetto del ricorso d’urgenza ritenuto infondato per l’assenza del fumus boni iuris e del periculum in mora.
In merito il giudice Mancuso ha ritenuto pienamente valido il provvedimento a firma dell’ avv. Antonio Postiglione. Inoltre ha ritenuto infondato il pregiudizio irreparabile paventato dalla dott.sa Rescigno non ravvisando una dequalificazione professionale atteso che il rientro presso il Presidio Ospedaliero di Sarno era stato disposto dal Commissario straordinario quale dirigente medico e nelle mansioni proprie del profilo di appartenenza considerando la contestazione del tutto carente di documentazione e di prova”.La vicenda era approdata in Parlamento ed in Consiglio Regionale con interrogazioni del deputato Edmondo Cirielli al ministro della Salute Beatrice Lorenzin e del consigliere regionale Alberico Gambino al presidente della Commissione Sanità della Regione Campania sostenendo l’illegittimità del provvedimento adottato dal Commissario straordinario”.

Gambino presentò anche una interrogazione per avere lumi sullo sdoppiamento della Divisione chirurgica, successivamente unificata, e sul futuro della Scuola di specializzazione. L’ex sindaco di Pagani temeva per il futuro dei giovani medici e sottolineava la bravura di Lombardi.Cirielli, nella sua interrogazione, parlò di mancanza di merito nella Asl. La Rescigno ha ultimamente postato “le scorciatoie sono volgari“.
Come darle torto. E’ verissimo: le scorciatoie sono volgari come chi le imbocca…

Ma i furbi hanno la meglio, i fatti sono eloquenti. C’è chi si vende perchè c’è chi è disposto a comprare. Il resto è dei fessi costretti quasi a giustificarsi di voler ostinatamente essere onesti. Come direbbe un vecchio detto: “Pezze al culo ma *dignità salva”.

*per la spiegazione del termine fare ricerca su Google

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