Salerno Sanità

Sapri. Il reparto di Medicina scrive al Prefetto: “Perplessità per l’allestimento di un Centro Covid”

Il personale tutto del reparto di Medicina dell’ospedale di Sapri denuncia forti perplessità circa l’allestimento di una struttura dedicata al Covid e scrive una lettera al Prefetto e alle autorità sanitarie.


“… riguardante l’allestimento di un Reparto Covid – 19 in questo Ospedale, ferma restando la necessità di assistere tali pazienti, intendiamo comunicare la nostra preoccupazione circa la sicurezza e la salubrità dei locali individuati per il suddetto allestimento, in primo luogo per i pazienti, poi per tutto l’ospedale, nonchè per la popolazione del territorio. Ciò per i seguenti motivi:
• L’Ospedale ha subito, soprattutto nell’ultimo decennio, numerosi tagli in termini di personale, risorse assistenziali, opere di manutenzione e di edilizia;
• Il Reparto di Cardiologia, dove dovrebbe essere allestito il Reparto COVID – 19, non è dotato di un adeguato sistema di climatizzazione, che dovrebbe garantire il continuo il ricambio di aria.
• Non esistono numero e disposizione di locali tali da garantire un adeguato percorso “sporco” e “pulito”, con idonea zona filtro, uno o più spogliatoi per il personale sanitario; vorremmo essere rassicurati che a coordinare i lavori di adeguamento sia stato preposto un tecnico.
• Il numero di Medici, Infermieri e OSS attualmente in servizio nella UOC di Medicina è appena sufficiente a coprire i turni. Considerata l’elevata percentuale di sanitari infettati nelle aree epidemiche, si teme un’ulteriore riduzione di personale, con le prevedibili conseguenze.

Alla luce di questi dati, chiediamo:
• Che i lavori vengano effettuati seguendo le dovute norme in materia, in modo da isolare i pazienti COVID e preservare l’ospedale da una diffusione pericolosa del virus;
• Che il personale sanitario venga potenziato, arruolando eventualmente anche il personale di altri Reparti o Servizi (vista anche la sospensione temporanea degli Ambulatori), nonchè addestrato e formato alle nuove mansioni;
• Che vengano messe in atto tutte le misure che tutelano la salute del Personale, dei Pazienti e della Cittadinanza”, conclude la lettera.