Arrivano in ospedale, a Salerno, in grave stato di intossicazione da monossido di carbonio: sottoposti a trattamento iperbarico, sono fuori pericolo.
Lo rende noto, in una nota, la Direzione Strategica dell’Azienda ospedaliero-universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno ricostruendo la vicenda verificatasi stanotte.
I FATTI. Alle ore 01,28 sono stati trasportati presso la Camera Iperbarica del Plesso Ruggi, diretta da Renato Gammaldi, due persone in grave stato di intossicazione da monossido di carbonio. Si tratta di un uomo di 70 anni ed una donna di 51 provenienti da Mirabella Eclano. Appena giunti, il responsabile della Medicina Iperbarica, Dante Lo Pardo, ha immediatamente provveduto al soccorso specialistico che prevede, dopo le prime indagini diagnostiche obbligatorie, il tempestivo trattamento in camera iperbarica. I due pazienti, in stato di coma, hanno cominciato il trattamento alle ore 02.00 e sono rimasti nell’impianto ininterrottamente fino alle ore 04.45 con la continua assistenza del dottor Lo Pardo. Già dopo la prima ora intensiva il medico ha cominciato ad osservare i primi segni di risveglio e alle ore 04.45 i due pazienti sono usciti completamente ristabiliti dalla camera iperbarica. Restano tuttavia ricoverati per essere sottoposti ad ulteriori trattamenti.
La Medicina iperbarica di Salerno, quindi, ha potuto salvare la vita dei due pazienti grazie anche all’immediata disponibilità del tecnico Domenico Terracciano e dell’infermiere professionale Francesco Scognamiglio.
La Camera Iperbarica dell’Azienda Ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, unica struttura pubblica dell’intero territorio provinciale, rappresenta da tempo il punto di riferimento h24 per le emergenze iperbariche.