Otto milioni di euro per i lavori di adeguamento normativo e funzionale delle sale operatorie del plesso ospedaliero-universitario ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’ di Salerno.Il programma straordinario degli interventi prevede, come Salerno Sanità anticipa, la ristrutturazione edilizia e impiantistica delle sale divenute oramai vecchie, superate, per nulla al passo con i tempi e le moderne e innovative tecniche di intervento. La spesa sarà per il 95% statale e il 5% a carico della Regione; le casse dell’Azienda non avranno nessuno aggravio.Inizia così un percorso che porta verso l’ammodernamento degli impianti operatori da più parti, e da tempo, invocato.Locali idonei ad accogliere equipe altamente specializzate spesso alla prese con difficoltà, che lasciano perplessi, e che nulla hanno a che vedere con sale opratorie degne di questo nome.La svolta è iniziata.
Ma cosa sta accadendo? La ristrutturazione prevede inevitabilmente una riorganizzazione.
Si è partiti da un monitoraggio, uno studio dettagliato delle esigenze dell’utenza rilevate grazie anche alle liste d’attesa.Valutazioni che consentono, e consentiranno, di ri-organizzare le sedute operatorie.
Muovendosi con un Piano bimestrale, l’attività operatoria subirà cambiamenti in base alla necessità registrata dalle liste d’attesa.Esempio: potrebbe accadere di concedere maggiori sedute per operare la patologia X – che ha tempi di attesa lunghi, di molte settimane – anzichè la patologia Y. Ovviamente, come detto in base a necessità evidenti, emerse dal monitoraggio continuo che la Direzione sta eseguendo.
Si sta lavorando (gara) per avere i letti di ultima generazione e altri respiratori passando per l’istituzione, come prevede la normativa, del Registro operatorio elettronico.
*fonte
Corriere del Mezzogiorno.it
Rosa Coppola