ASL Salerno. Arrestati, indagati e sospesi: l’estate nera dei primari&Direttori

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L’estate nera dell’Asl Salerno, si potrebbero definire gli ultimi tre mesi che hanno visto licenziare, arrestare, indagare Direttori di Dipartimenti&primari. Brutte pagine di cronaca che riportiamo di seguito.

15luglio_ Un dirigente medico dell’Asl Salerno è stato arrestato perché chiedeva mazzette per chiudere un occhio sui controlli amministrativi: la Guardia di Finanza lo ha filmato e fotografato mentre intasca i soldi. Era di 400 euro la bustarella che Antonio C. dirigente medico del Dipartimento di Prevenzione igiene e medicina del lavoro dell’Azienda sanitaria locale (ex Salerno 1, sede di Nocera Inferiore) stava intascando da un albergatore di Vietri sul Mare, disposto a pagare pur di non avere controlli. Ora dovrà rispondere di «induzione indebita a promettere utilità» il 63enne di Roccapiemonte in attesa di essere ascoltato dal Gip per l’udienza di convalida.Le fiamme gialle di Cava de’ Tirreni hanno anche eseguito una perquisizione sia domiciliare sia presso l’ufficio di via Ricco a Nocera Inferiore, portando via una corposa documentazione ora al vaglio del pm Claudia D’Alitto, della Procura di Salerno, che sta conducendo le indagini. Sul tavolo anche i filmati relativi a pedinamenti e appostamenti eseguiti sempre con l’ausilio di video. Registrazioni che inchioderebbero quel medico da tutti ritenuto riservato, silenzioso, spesso in disparte. Un professionista che non amava apparire e che ora finirà dinanzi alla Disciplinare dell’Asl Salerno per aver abusato, secondo l’accusa, della sua qualità di pubblico ufficiale. L’attività di controllo conferma la costante attenzione della Procura e della Guardia di Finanza, verso la pubblica amministrazione con particolare riguardo al fenomeno complesso della concussione, anche a tutela dei piccoli imprenditori.
15 agosto – False certificazioni per aborti illegali e un peculato di 40mila euro. Con queste accuse la Guardia di Finanza ha notificato un avviso conclusione delle indagini al ginecologo salernitano Bruno Torsiello (primario a Sapri) e alla sua assistente Rosa Vomero, ostetrica originaria di Santa Marina. Le indagini dei finanzieri di Sapri sono scaturite a febbraio da un’ordinaria verifica fiscale nello studio del ginecologo. I militari hanno ascoltato 250 gestanti e hanno ricostruito a carico del medico e dell’ostetrica un pesante quadro indiziario in ordine al reato di peculato per l’incasso di 40mila euro in regime di intramoenia, fuori dall’orario di lavoro e fuori dagli spazi dell’ospedale dal quale Torsiello dipende, senza emettere alcuna ricevuta fiscale. Il primario è stato sospeso dall’Asl.
8 settembre – Nocera Inferiore.Sospeso e trasferito a Sarno il primario del pronto soccorso dell’ospedale di Nocera Inferiore. Il dottore Antonio Innac, con delibera firmata dal direttore generale Antonio Giordano, con effetto immediato e(in modo temporaneo, ndr) lascerà il posto al collega Antonio Apolito proveniente da Vallo della Lucania.La decisione è giunta dopo la scoperta di uno studente non autorizzato, non laureato e non dipendente dell’Umberto I nei locali dell’emergenza intento ad usare anche la password del pc di Innac, necessario a firmare referti di dimissioni.La Commissione interna di inchiesta ha ascoltato il medico e due suoi colleghi adottando il provvedimento.
15 settembre. ASL Salerno. In manette il direttore del servizio Spisal della Asl di Salerno; Giuseppe Pisacreta, responsabile del Servizio Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro, è stato arrestato oggi nel Comune di Pollica dai carabinieri della locale stazione su ordine del Gip di Vallo della Lucania, Valeria Campanile.L’indagine, scattata tre mesi fa e coordinata dal procuratore Giancarlo Grippo e dal sostituto Paolo Itri, avrebbe rivelato pressioni e minacce implicite da parte di Pisacreta ai danni del responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Pollica e dell’ingegnere coordinatore della sicurezza in seguito ad alcune irregolarità emerse durante i controlli effettuati sui cantieri di alcune opere pubbliche, tra le quali il convento di Santa Maria delle Grazie e la scuola materna nella frazione di Acciaroli.Stando alle indagini, le pressioni avevano l’obiettivo di ottenere il rilascio di un condono edilizio su di un fabbricato abusivo di proprietà della moglie del direttore dello Spisal. In cambio, Pisacreta avrebbe chiuso un occhio sulle irregolarità emerse. A far scattare le indagini è stato proprio il sindaco di Pollica Acciaroli, Stefano Pisani, che, informato dal tecnico comunale, ha sporto denuncia alla stazione dei carabinieri, diretta dal maresciallo Lorenzo Brogna.

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