Benevento. “Rummo”. Servizio Psichiatrico privo di autorizzazioni: scatta il sequestro del Nas

in UNISA

Il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC), afferente al Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl di Benevento, dislocato nel Padiglione San Bartolomeo  dell’Azienda Ospedaliera “San Pio” (già Rummo) di Benevento, ospitante pazienti affetti da disabilità psichiche, privo della speciale autorizzazione sindacale che garantisce il possesso dei requisiti strutturali, organizzativi e professionali che il servizio richiede: scatta il sequestro preventivo.

Carenze organizzative e strutturali, riscontrate già in sede di commissione di verifica di due anni fa, non sono state risolte, a distanza di quasi tre anni dalla prima constatazione, e che l’adeguamento della struttura si sostanzia in una verifica in concreto dell’idoneità della struttura ad ospitare pazienti psichiatrici, che, per la peculiarità delle disabilità di cui sono affetti, necessitano di un grado di attenzione ancor più elevato, come dimostrato dagli episodi incendiari di recente verificatisi, essendo altamente probabile che se ne verifichino di nuovi e di maggiore gravità.

Per tali  motivi il Gip presso il Tribunale di Benevento, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha disposto il  sequestro preventivo – con facoltà d’uso – dei locali ove è ubicato il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, allocato presso l’Azienda Ospedaliera “San Pio” di Benevento, nominandone custode il medesimo Direttore Generale (indagato, ndr) che dovrà, nel contempo, adeguare detti locali alla normativa vigente e dotarsi dell’autorizzazione all’esercizio.

Il Nas di Salerno, coordinato dal maggiore Vincenzo Ferrara, nel tempo, ha effettuato più sopralluoghi presso il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura (SPDC),  al fine di verificare la sussistenza dei requisiti strutturali e organizzativi minimi per l’autorizzazione alla realizzazione e all’esercizio delle attività socio-sanitarie delle strutture pubbliche, nonché il grado di assistenza offerto alla particolare utenza, constatando anche,  a distanza di circa 2 anni dalla prima contestazione, la mancanza della prevista autorizzazione ex art 193 TULLSS.

La struttura SPDC è stata ispezionata più volte, in ragione della tipologia di pazienti ospitati, affetti da disabilità psichiche che necessitano di assistenza residenziale (ricovero), in molti casi a seguito di TSO, e per il verificarsi nel tempo di alcuni episodi incendiari che destavano particolare allarme, palesandosi l’inadeguatezza della struttura rispetto alla tipologia di servizio assistenziale residenziale offerto.

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