Sembravano malattie morte. Dimenticate, forse uno sbiadito ricordo. Invece ritornano e anche prepotentemente. Come la Tubercolosi (Tbc) che registra vertiginosi aumenti.
A Salerno, nel reparto di Malattie infettive diretto dal dottor Nicola Boffa(nella foto)
dell’Azienda ospedaliero-universitario ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’, i ricoverati con questa patologia sono numerosi. Diciamo che la stima è di circa tre pazienti al mese dall’inizio dell’anno.
“I casi sono in aumento, si registra un deciso incremento, una ripresa della malattia”, spiega il primario Boffa che, insieme al qualificato personale, è alle prese con questa patologia “sempre presente” in reparto da oltre un anno. “La terapia dura molti mesi, prevede una area attrezzata, idonea”.
Ma come si trasmette la tubercolosi? Per via aerea. La sua trasmissione avviene per mezzo delle goccioline di saliva che il paziente emette durante la fonazione, durante gli starnuti e i colpi di tosse. Difficilmente il contagio avviene alla luce del sole, perché il bacillo è molto sensibile ai raggi ultravioletti. Le potenzialità del contagio variano in base al numero di bacilli presenti nell’escretato e alla durata del contatto. Perché avvenga la trasmissione si deve verificare un contatto abbastanza stretto e prolungato. Si sviluppa un’infezione attiva, se il sistema immunitario non riesce ad arginare la totalità dei germi nel giro di poche settimane.fonte internet
Altra malattia in ripresa è il morbillo forse perché in riduzione la copertura vaccinale.
“Le vaccinazioni sono fondamentali”, taglia corto l’infettivologo Boffa. Che ricorda, in reparto, anche casi di malaria. La cosiddetta ‘malattia in valigia’ è giunta a Salerno perché portata da italiani reduci da viaggi in Paesi esotici.
Sottovalutate,ma decisamente presenti, la salmonellosi e la Epatite A. I casi di meningite sono nella norma.
Rosa Coppola
