Sospesa la sedazione, il boxeur è quasi sveglio. Arriva una buona notizia dalla rianimazione dell’ospedale nocerino Umberto I dove è ricoverato il pugile sardo andato in coma a causa di un pugno, forte, sferrato dall’avversario durante un match a Pagani.
Si va con i piedi di piombo, ovviamente, ma il futuro ha meno tinte fosche. Il personale dell’Unita’ specializzata (guidata dal dottor Mario Iannotti) ha come sempre seguito la vicenda con scrupolo, step by step.
I fatti.
Un pugno, forte, manda al al tappeto il giovane boxeur, che stava disputando un match a Pagani, causandogli un violento trauma cranico. Immediatamente soccorso, il 30enne, sardo, da poco entrato nel mondo del pugilato professionistico, giunge al pronto soccorso dell’ospedale nocerino Umberto I in coma superficiale. La Tac evidenzia un ematoma subdurale acuto con edema cerebrale.
Intervengono i neurochirurghi. Il dottore Ettore Amoroso (insieme al collega Guarracino – anestesista il dottor Petrosino) riesce ad asportare totalmente l’ematona; il boxeur finisce in neuroprotezione, sedato, in Rianimazione.