L’incontro, o scontro, si sarebbe tenuto sabato scorso. Il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, e il commissario della sanità Joseph Polimeni, si sarebbero trovati faccia a faccia per parlare del Piano ospedaliero regionale. Quasi pronto. Più che una discussione e un confronto secondo i bene informati si sarebbe trattato di una sorta di ‘informativa’. Per la serie: il Piano è in dirittura d’arrivo. Un Documento che al momento sarebbe sdoppiato. Girerebbero due bozze.Cartina di tornasole di rapporti, non idilliaci, tra il presidente e il commissario. Il secondo, emanazione del Governo, punterebbe sui tagli, sul rigore, sull’ordine. Il primo, invece, focalizzerebbe l’attenzione sul ritorno politico. Ovvero,sulla salvaguardia di alcuni ospedali sfiorando la troppa generosità. Insomma, dal rigore del commissario alla generosità politica. Che avrebbe spinto l’ex sindaco di Salerno a chiedere un incontro con il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, bypassando Polimeni. Una istanza che al momento resta un rumors privo di sponde. Ma che non allontana il conflitto tra i due, mai nascosto. Polimeni quando venne a Salerno per partecipare ad un convegno svoltosi nell’azienda ospedaliera universitaria ‘San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona’ non usò toni diplomatici nel parlare di De Luca. Alla domanda se erano partite le ispezioni negli ospedali, annunciate dall’ex primo cittadino, Polimeni con tono fermo chiosò: “Quali ispezioni? Chiedete a De Luca, io non ne sono nulla”. Insomma, forse non è fantasia ipotizzare un tentativo di incursione della politica nel campo sanitario, come spesso capita, non gradito dall’italo americano.
“Tra la visione troppo tecnica dei tagli di Polimeni noi, come politici, cerchiamo di tutelare il territorio che conosciamo bene”, esordisce Michele Schiano di Visconti, consigliere regionale, avvicinatosi alle posizioni di De Luca e abbandonando il centro destra: “Il nostro presidente sta cercando in tutti i modi di garantire la qualità assistenziale medica, aggiunge. La Campania non è certo all’ultimo posto dei livelli Lea ma sappiamo che dobbiamo migliorare e stiamo lavorando in tal senso”. Ma, sui rapporti non idilliaci tra i due, Schiano non si sbottona. ”Sono due figure diverse, un politico e un tecnico”, chiosa. L’ex direttore generale dell’Arsan, Angelo Montemarano, spiega: “Ci sono delle ipotesi di Documenti che circolano, mi dicono”, esordisce e aggiunge: “Leggo di richieste di incontro al Ministro ma io non so se è vero, lo avete scritto voi giornalisti.Io punterei l’attenzione su un fatto serio che sono i posti letto in Campania: non superano i 14mila. E in alcuni ospedali napoletani si registrano posti disattivati da tempo. Le guerre, se le vogliono fare, le facessero sullo sblocco del turn over, sui posti letti, sull’assistenza sanitaria”, conclude Montemarano.Intanto i rumors parlano di ‘generosità’ del Piano verso Salerno. Con l’aumento di posti letto in ospedali dove gli accessi sono ridotti all’osso.Quasi sembrano ‘B&B’ con panorama mozzafiato. Solo nei giorni scorsi, De Luca a Scafati ha promesso che l’emergenza riaprirà. In verità, lo aveva promesso anche per Agropoli prima che venisse eletto. Siamo tutti ancora in attesa.Trepidante attesa. La campagna elettorale è terminata e non tutti se ne sono accorti. Per oncologia a Pagani ha ribadito che entro 18 mesi arriverà la radioterapia.Ad inizio anno parlò di un anno. Forse non tutti hanno ben chiaro il concetto di sanità, di assistenza concreta. Gli annunci fanno parte del gioco politico che dovrebbe rimanere fuori dalla sanità, dalla sofferenza delle persone. 18 mesi o un anno per la radioterapia è differente, molto.Il concetto sfugge quando non si sa che il tempo è fondamentale per chi è malato di tumore.
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