Asl. Sindacati medici: “Il Dg persegua i denigratori dell’ospedale”

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Si persegua con decisione e con ogni strumento normativo legittimo chiunque assuma atteggiamenti denigratori nei confronti dell’ospedale di Vallo e di altre strutture aziendali, tanto più se realizzati attraverso la diffusione di notizie non vere e l’artificiosa ed arbitraria amplificazione -anche mediatica- delle difficoltà che espongono gli operatori alla pubblica disaffezione con tutto ciò che ne consegue di negativo riguardo il rapporto di fiducia con l’utenza, l’esposizione a contenziosi medico-legali, la serenità degli ambienti di lavoro e la produttività “. È solo una parte della straordinaria lettera che i sindacati medici hanno inviato al direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Giordano.
Non bisogna parlare male dell’ospedale, dicono in sintesi Luigi Gallo, segretario aziendale ANAAO e Giovanni Amorelli, responsabile aziendale Cgil-Fp medici, con una missiva che difende a spada tratta l’operato della Direzione sanitaria incolpevole, dicono, di qualsiasi mancanza perché se non si sblocca il turn over nulla si può fare.
Nel voler garantire il diritto sindacale di denuncia e di rivendicazioni contrattuali, si vigili e si intervenga…” ,si legge nella lettera dal contenuto straordinario, a dir poco. Che sembra gradire solo opinioni positive, censurando e chiedendo la censura di chi dice il contrario.

Comunque sia, ecco arrivare la secca replica di Biagio Tomasco della Uil. Che scrive:”non ben si capisce, eufemismo, per quale motivo le segreterie delle rappresentanze mediche del PO di Vallo abbiano inteso produrre un simile documento, ponendo in essere unacondotta ostile nei confronti dell’intero restante mondo sindacale, che, per fortuna del PO di Vallo, non si limita alle sole sigle sindacali Anaao Assomed e CGIL Medici.

Difatti non si capisce, lo si ripete, eufemismo, per quale motivo le affermazioni rese dalle sopra citate sigle sindacali possano avere l’imprimatur della verità assoluta, mentre le altre vengano tacciate di diffamazione a mezzo stampa. Se si è certi di quanto affermato basta recarsi presso una qualunque stazione dei Carabinieri e produrre un esposto querela, suffragandolo da fatti circostanziati e non campati per aria ritenendo di essere sempre e comunque nel giusto. Lasciamo che siano i lavoratori a giudicare. Quegli stessi lavoratori che hanno portato avanti il San Luca con professionalità ed abnegazione anche in costanza di un organizzazione estiva deficitaria sotto tutti i punti di vista.

E sempre nell’ottica della legalità ci vogliano spiegare gli eminenti rappresentanti sindacali perché continuino a tollerare una palese illegittimità, rappresentata dalla permanenza stessa del dott. De Vita in veste di direttore sanitario del presidio, ancorché la Circolare emanata dall’Avvocato Postiglione in data 05 luglio, richiamando una precedente nota del 2008 dell’allora assessore regionale alla sanità Montemarano, chiarisce in maniera netta ed inequivocabile che l’istituto dello “scavalco” che permette al direttore De Vita di occupare il posto di direttore di presidio, è assolutamente illegittimo”, conclude la nota.

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