Riorganizzare ad horas le attività chirurgiche dell’ospedale nocerino Umberto I.
E’ il Direttore generale dell’Asl Salerno, Mario Iervolino, che invita, energicamente, i responsabili, a vario titolo e ruolo della più grande struttura nosocomiale della provincia, a dare una svolta alla situazione divenuta critica dopo la chiusura del reparto. Chiusura, fino al 14 aprile, causata dai contagi Covid tra pazienti- personale sanitario. Numeri che sono lievitati tanto da far scattare i campanelli d’allarme nella Azienda e, prima ancora, suscitato l’ira del sindaco Manlio Torquato che a gran voce ha chiesto provvedimenti.
Il manager, in una nota indirizzata al Direttore del Dipartimento di Chirurgia generale, Roberto Sanseverino; al coordinatore del percorso aziendale Covid, Mario Polverino e al direttore sanitario, Maurizio D’Ambrosio, ha chiesto una veloce riorganizzazione delle varie Unità chirurgiche al fine di rendere funzionale il reparto di Chirurgia generale e di pronto soccorso per garantire assistenza. E se possibile liberare professionisti per dare sostegno all’attività emergenziale Covid.
Ma cosa era accaduto in Chirurgia? E’ il 6 aprile quando si firma la sospensione dei ricoveri.
Dopo l’elevato numero di contagi Covid pazienti-personale, la Direzione sanitaria nosocomiale ritiene opportuno chiudere il reparto per consentire, e garantire, la sanificazione degli ambienti, predisponendo l’organizzazione dell’assistenza ai pazienti.
I “casi sospetti o accertati di Covid-19” sono stati trasferiti presso altri ospedali dove è presente una Unità operativa chirurgica. Gli altri pazienti, negativi anche al secondo tampone, sono stati dimessi con indicazione all’isolamento domiciliare per quattordici giorni.
Una situazione pesante.