Bisognerà attendere l’anno prossimo a luglio, mese in cui è stata fissata la udienza di merito, la decisione del Tar chiamato a dare risposte all’avvocato Angelo Casella. Rivoltosi al tribunale per il concorso “ avvocato dirigente, abilitato ad esercitare il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori”, indetto dall’Azienda Ospedaliero Universitaria “S. Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona” di Salerno. L’avvocato Angelo Casella, dirigente dell’Avvocatura Provinciale, difeso dal collega Marcello Fortunato, ha chiesto lumi al Tar che, di tutta risposta, ha avanzato istanza di chiarimenti all’Ente Provincia. E sì, il tribunale vuol sapere che ruoli ha svolto fin qui il ricorrente per poi decidere sulla richiesta di annullamento previa sospensione del bando di concorso per titoli ed esami. L’Ente ha fornito i chiarimenti richiesti e ora se ne riparlerà l’anno prossimo.
“Ritenuto necessario, al fine del decidere, acquisire dalla Provincia di Salerno ogni elemento utile a chiarire il possesso della necessaria qualifica da parte dell’odierno ricorrente, segnatamente attraverso l’indicazione delle funzioni dallo stesso svolte presso l’Ente, in passato e all’attualità, la decisione è rinviata”, scriveva il Tar.
L’avvocato Casella intanto, come riportava Cronache del Salernitano in un articolo a firma di Andrea Pellegrino, sta seguendo anche un altro ricorso al Tar. Quello relativo al ‘declassamento’ dell’Avvocatura Provinciale.
Di seguito, l’articolo completo. Approda in Consiglio di Stato la modifica del settore avvocatura della Provincia di Salerno. Il dirigente provinciale Angelo Casella, infatti, ha impugnato la sentenza del Tar di Salerno che rimandava il caso al giudice del lavoro. Ora però la partita torna davanti alla giustizia amministrativa. Ciò, secondo il ricorso predisposto dall’avvocato Marcello Fortunato, «ha leso l’autonomia e l’indipendenza dell’Avvocatura provinciale. Gli uffici legali di un ente pubblico devono necessariamente godere di quella particolare autonomia di pensiero di organizzazione che può consentire l’esplicazione corretta e proficua dell’attività». Ed ancora, si legge: «Mentre nella precedente macrostruttura il settore avvocatura era collegato direttamente ed esclusivamente al presidente della Provincia, nella nuova organizzazione il servizio avvocatura, prima di arrivare al presidente deve passare dal settore presidenza e dal direttore generale». Casella ora prova a far annullare il nuovo regolamento, e quindi i successivi decreti presidenziali. La Provincia, dal canto suo, si sarebbe affidata all’avvocato Francesco Armenante per resistere in giudizio. |
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