SALERNO
A rischio annullamento, per vizio di notifica, il procedimento penale per i dieci dipendenti dell’Azienda ospedaliera universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno, sospesi dalla Procura per assenteismo.
Sul provvedimento che ha raggiunto tenici e infermieri appare la scritta “…alle dipendenze dell’Asl…” . La dicitura è errata. E non è passata inosservata a due avvocati difensori di altrettanti infermieri che ora si giocano la carta dell’annullamento. Già presentate le istanze al Gip con le quali denunciano il vizio di notifica. Che, se appurato, riavvierebbe l’intero iter. Il solco giudiziario intrapreso registrebbe una battuta d’arresto, un rallentamento. Invalidare il procedimento appare difficile ma resta una strategia difensiva utile che punta “sull’annullamento del capo di imputazione non realizzabile”, visto che l’accusato non lavora per l’Azienda riportato in notifica. Gli stessi avvocati hanno presentato, la settimana scorsa, appello al Riesame proprio contro la decisione della Procura di sospenderli dal servizio. I dieci sospesi sono stati, successivamente, licenziati. Ma dalla stessa Azienda. Il Ruggi infatti non ha atteso l’iter penale adottando i decisi provvedimenti.
Il fantasma dello scandalo ‘fannullopoli’ continua ad aleggiare sull’Azienda assurta agli onori della cronaca nazionale. Evidentemente in affanno. E commissariata. Solo pochi giorni fa, un convegno dal tema evocativo: “I procedimenti disciplinari in sanità”. Il commissario Nicola Cantone, prendendo la parola, disse: “Ho seguito la vicenda sui giornali. Ipotizzo che gli elementi di addebito avranno avuto riscontri. Ogni singolo dipendente produrrà a sua volta documenti utili a spiegare la propria posizione. Ma io sono qui per lavorare, fare un lavoro serio. Qui non ci sono mandati di natura politica. L’appartenenza politica non c’è e non ci sono bandierine da apporre”.
fonte
corriere del mezzogiorno
rosa coppola
