Ruggi, liste d’attesa lunghe fino a cinque mesi

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SALERNO – «Mai più liste d’attesa», annunciò il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, presentando la sua ricetta per rivoluzionare la sanità. C’è ancora da lavorare affinché ciò avvenga, almeno guardando le liste d’attesa dell’Azienda ospedaliera universitaria «San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona» di Salerno, e dei presidi annessi, che presentano dati eloquenti. E non in positivo. I tempi sono stati calcolati prendendo come data di partenza (indice) il 2 febbraio scorso e proiettandosi ai tre mesi che seguono. Così, in nome della decantata trasparenza, l’Azienda ha pubblicato «i tempi». Quello che salta subito all’occhio è il blocco, fino a luglio prossimo, di prenotazioni per sottoporsi alla prova da sforzo (Ecg da sforzo). Fino al primo luglio prossimo, impossibile trovare una data libera. Si legge: «prenotazioni sature».
Cinque mesi di sforamento rispetto alla media regionale che registra due mesi di attesa. Ma siamo solo all’inizio di numeri che fanno sussultare. Sono 93 i giorni per sottoporsi ad una colonscopia. La media di attesa regionale è di 60 giorni: a Salerno ci sono 33 giorni in più. Più di un mese, 32 giorni, per l’ecografia addominale. Prima data utile: 4 marzo. Esame che si esegue all’ospedale Da Procida. Sessantacinque per l’ecografia mammaria: chi chiama non troverà spazio prima del 7 aprile (esame che si esegue presso il nosocomio Gaetano Fucito di Mercato San Severino). Per un visita urologica l’attesa registra 34 giorni, un mese esatto per la visita chirurgica vascolare e per la visita dermatologica. Venti per quella cardiologica. Ben 93 giorni per il sigmoidoscopia (esame diagnostico finalizzato all’esplorazione visiva dell’ano). Alcuni esami sono riservati solo ai ricoverati, come la risonanza magnetica (al cervello, vertebrale, muscolo scheletrica).
Non mancano i buoni esempi. Un solo giorno per la spirometria (esame respiratorio); altrettanto tempo per il fondo oculare. Diciannove per l’elettrocardiogramma mente la media regionale è di 60 giorni. Un solo giorno per l’endocrinologia, la gastroenterologia, l’oculistica. Visita oncologica: tre giorni, come per ortopedia. Al neo commissario straordinario, Nicola Cantone, spetta un lavoro non facile. Ad iniziare dall’Atto Aziendale che, sospeso dall’approvazione, attende una revisione. Lunedì, l’avvocato è stato in Regione per discutere dell’importante documento. Ma al manager toccherà anche dare una sterzata al lavoro della Commissione interaziendale, Ruggi-Asl Salerno, istituita proprio per vigilare sui tempi, sulle modalità ed evitare i furbetti. Un gruppo di lavoro nato all’indomani dell’inchiesta che travolse il primario di Neurochirurgia del Ruggi accusato di intascare mazzette per ridurre i tempi di attesa.

 

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corriere del mezzogiorno

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