“Personale ospedaliero privo di autorizzazione effettuerebbe attività di ‘volontariato’-pagato’ sulle ambulanze incompatibile con il rapporto di lavoro in essere con la Azienda di appartenenza”. Sulla scorta di questa ipotesi si sta muovendo la Procura di Salerno che tenta di fare luce sul mondo del volontariato e della partecipazione del personale dipendente ospedaliero, sia dell’Asl Salerno che dell’Azienda ospedaliero-universitaria ‘Ruggi’. Ma, se in questo ultimo caso, la direzione ha inviato una lettera a quattro associazioni (Croce Bianca, Cri,Misericordia, Humanitas) per avere “assicurazione che per le attività di supporto alla rete emergenza-urgenza 118 non via sia alcun dipendente del Ruggi“, l’Asl Salerno è passata velocemente da una circolare interna- quasi passata in silenzio – a una autorizzazione non concessa.
L’Ufficio Personale dell’Azienda di via Nizza firma una circolare, inviata a tutti i direttori di Presidio e di Dipartimento, sottolineando la necessità, l’obbligo, di richiedere l’autorizzazione a svolgere volontariato, specialmente per i medici che lavorano in regime di esclusività. Una direttiva che nell’ospedale di Eboli è stata subito attuata facendo finire nel mirino del Personale un dirigente medico. Non autorizzato dall’azienda ad eseguire attività per una Onlus.
“Siamo al paradosso, la Asl autorizza in convenzione le attività di volontariato delle Croci riconoscendone i fini senza scopi di lucro, però vuole impedire che i propri dipendenti prestino attività di volontariato qualificata presso detto croci che garantiscono con le loro professionalità la qualità del soccorso” , dice Rolando Scotillo della Fisi Sanità.
Intanto, è guerra tra le Croci a suon di battute al vetriolo.Soprattutto sulle cifre che percepirebbero i medici.
Lo stesso presidente dell’Ipasvi – Collegio Infermieri, Cosimo Cicia, un anno fa chiese controlli affinchè si verificasse il personale, autorizzato o meno, impegnato sulle ambulanze.
