Asl Sa, Nocera. Neurologia, al via la somministrazione del ‘farmaco della speranza’ per la Sla

in UNISA

Anche nell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore si eseguirà la somministrazione dell’Edaravone, il farmaco della speranza che rallenta il decorso della Sclerosi laterale amiotrofica (Sla).

La terapia ha avuto inizio  ieri e durerà un anno; al quarto piano  è stata allestita una stanza dedicata e,  grazie alle anestesisti-Germana Lambiase e Margherita Pentangelo– e a due infermieri – Monica e Alberto- si seguiranno i cinque pazienti. Tutto, con la supervisione dell’Unità neurologica, guidata dalla dottoressa Teresa Cuomo.

Protocollo con AOU “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona”, di Salerno.

L’azienda del capoluogo, centro di riferimento per la malattia, presidio autorizzato alla prescrizione e e alla somministrazione del farmaco, ha proceduto ad individuare i pazienti per il primo ciclo di trattamento; la successiva fase stabilita dal Piano terapeutico verrà eseguita presso i presìdi territoriali. In base ai Distretti sanitari di appartenenza, così da andare incontro alle esigenze di spostamento del paziente.Il trattamento si esegue già a Polla, Eboli, Sarno, Battipaglia, Sapri.

Che cosa è?

E’ in grado di rallentare moderatamente la degenerazione motoria causata dalla malattia il Radicut, nome commerciale dell’edaravone, nuovo farmaco contro la Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla) la cui introduzione in Italia è stata approvata dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa). L’Aifa, si legge in una nota di Aisla (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) ha dato così riscontro positivo alla richiesta della stessa Aisla, attestando il nostro Paese come il primo in Europa ad avere un nuovo farmaco sulla Sla in commercio dopo più di vent’anni.

Infatti, l’unico farmaco approvato per la Sla, nel 1995, era stato il Rilutek (Riluzolo) che ha dimostrato una modesta efficacia nel prolungare di pochi mesi la sopravvivenza dei pazienti. Il Radicut, inizialmente messo a punto in Giappone per il trattamento degli ictus, è stato oggetto negli anni di ripetuti studi sulla Sla. I primi risultati non furono incoraggianti.

Analizzando i dati, tuttavia, i ricercatori hanno notato che una determinata popolazione esaminata mostrava una risposta interessante al farmaco. Il recente studio condotto negli Stati Uniti su 137 pazienti affetti da Sla e pubblicato su Lancet Neurology a maggio di quest’anno, lo ha confermato.

Il Radicut induce un lieve rallentamento nel peggioramento dello stato funzionale in pazienti con caratteristiche quali: la comparsa della malattia da non oltre due anni, una disabilità moderata e, infine, una buona funzionalità respiratoria. In Italia, su una popolazione di circa 6.000 persone affette da Sla, si stima che i pazienti inizialmente idonei siano circa 1.600.

Il Farmaco  è approvato dall’Agenzia Italiana per il Farmaco (AIFA) che ha stabilito di inserire l’edaravone, farmaco che rallenta il decorso della Sclerosi Laterale Amiotrofica, meglio nota come SLA, nella Lista 648/96 dei farmaci erogabili a totale carico del Sistena Sanitario Nazionale.Il Radicut, nome commerciale del medicinale, è stato sperimentato in Giappone e dopo 20 anni sembra essere la prima reale opportunità terapeutica che aiuta a rallentare la degenerazione motoria della malattia.

Rosa Coppola

 

 

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