Asl,revoche e reintegri:pressing sul commissario

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La settimana prossima il commissario straordinario dell’Asl Salerno riprenderà il suo lavoro, in via Nizza a Salerno, prendendo in esame molteplici problematiche, anche urgenti, di natura amministrativa. Tra queste il mancato reintegro al lavoro, come stabilito da una sentenza del tribunale, del dottor Michele Verrioli, direttore d’unita’ di anatomopatologia dell’ospedale di Eboli.
Nonostante la sentenza, l’ex Dg Antonio Squillante ha optato per il ricorso senza dare seguito a quando stabilito dal giudice.
E su questo il commissario Antonio Postiglione dovrebbe avere ‘vita facile’ limitandosi ad attuare una sentenza.
A fra discutere, invece, la velocità’ con la quale il dipendente regionale ha firmato il reintegro al proprio posto di lavoro di Mario Minervini, attuale direttore sanitario del nosocomio ebolitano. Il medico era stato sospeso, commissariato e infine trasferito in altro plesso. Su Minervini vi è anche una valutazione della commissione aziendale interna. Postiglione ha cancellato tutto.Facendo montare la polemica tra alcuni sindacati.
“Atti illegittimi, al limite con l’illecito, adottati dal Commissario Postiglione”, scrive il rappresentante della Fials Rolando Scotillo “non può un Decreto eliminare una procedura prevista dalla legge e che valuta ogni singolo Dirigente attraverso una Commissione imparziale e trasparente sui cinque anni di mandato dirigenziale. A questo punto perché reintegrare solo Minervini e non reintegrare anche gli altri Dirigenti che hanno avuto identica valutazione negativa? E soprattutto l’atto adottato dall’avv. Postiglione cosa nasconde? Proprio per tale motivazione abbiamo inteso richiedere la sospensione del decreto di reintegra ed abbiamo diffidato il Commissario e denunciato il tutto al Prefetto, al Collegio sindacale ed alla Corte dei Conti. Stiamo valutando anche se negli atti adottati dal Commissario possa configurarsi il reato di abuso di ufficio e di omissione di atti di ufficio. Il Commissario farebbe meglio a revocare il tutto nell’interesse della pubblica amministrazione e della trasparenza.”
Anche la Cgil è sul sentiero di guerra chiedendo la revoca delle ultime venti delibere firmate dal dg Antonio Squillante.
Tra queste nomine di direttori di strutture complesse e sei “Progetti obiettivi” che coinvolgono parte del personale dell’Asl Salerno destinataria di un compenso di produzione a seconda della percentuale di raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Nello specifico, si tratta del “progetto obiettivo Attività assistenziale pronto soccorso estivo ex presidio ospedaliero di Agropoli” (per un valore di 50mila euro); del “progetto obiettivo F.c. Affari legali, contabilità generale e programmazione e committenza 2015/2016” (45mila euro); “progetto obiettivo Direzione strategica anno 2015” (25mila euro); “progetto obiettivo F.c. Raccolta ed elaborazione dati 2015” (90mila euro); “progetto obiettivo Sanità animale anno 2015” (20mila euro) e “progetto obiettivo Struttura Avvocatura e Affari generali anno 2015” (12.500 euro).
Antonio Siciliano e Margaret Cittadino della Cgil funzione pubblica, nella loro denuncia inviata a Postiglione, parlano di “affidamento a parte “eletta” dei dipendenti di progetti retribuiti, in una fase in cui le priorità andrebbero decise da un nuovo vertice Asl”.

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