Salerno è il primo capoluogo della Campania per la donazione del sangue da cordone ombelicale. Un esempio virtuoso, anche se negli ultimi anni ha subito una leggera battuta d’arresto per le difficoltà economiche, è Battipaglia. Il dottor Vito Clemente, ginecologo,
è da sempre in prima linea per sensibilizzare l’opinione pubblica, informare, far conoscere.
“Negli ultimi anni abbiamo avuto delle difficoltà, spiega Clemente a latere del corso sulla donazione del sangue del cordone ombelicale tenuto stamani presso l’Ordine dei Medici di Salerno, ma andiamo avanti. C’è stato un calo di donazioni: nei primi sei mesi circa 70″. Ma in meno di dieci anni, a Salerno, si sono registrati oltre 4mila donazioni. A Napoli,di meno.
” Nelle banche del sangue pubbliche non vengono conservati tutti i cordoni ombelicali ma solo quelli che superano una specifica valutazione”. E in Campania si segnala la «Banca del sangue del cordone ombelicale» dell’ospedale Pausilipon, a Napoli, come spiega il dottor Mario Toriello, biologo presso la Banca cellule staminali del Pausilipon.
“Dire che Napoli ha la maglia nera non è corretto. Salerno è più sensibile . La Campania come regione si attesta a metà della classifica in tema di donazioni. L’Emilia Romagna in tal senso è avanti perchè opera da più anni. Come Firenze e altri capoluoghi del nord”, conclude Toriello.