La Regione:” Riconvertire tutti i Reparti non utilizzati in aree Covid”

in UNISA


L’Unità di crisi regionale campana dispone, per le Asl e Aziende Universitarie, l’immediata riconversione di tutti i reparti per i quali, in via temporanea, si è provveduto alla sospensione delle attività di ricovero ospedaliero in elezione in reparti Covid.
Si devono avviare i processi organizzativi per dedicare ulteriori interi presidi ospedalieri ai pazienti affetti da Coronavirus, utilizzando, ad esempio, i reparti di reumatologia, geriatria, dermatologia, discipline chirurgiche in elezione, dove non ci sono ricoveri.
L’Asl Salerno e l’Azienda Ospedaliero Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno sono chiamate ad un impegno notevole. I presìdi del Ruggi coinvolti sarebbero: plesso di via San Leonardo incluso, ‘Fucito’ di Mercato San Severino, ‘Santa Maria dell’Olmo’ di Cava de’ Tirreni. Il Da Procida è già Covid Center. In toto i posti recuperabili potrebbero essere un centinaio.
Nel Plesso Ruggi, intanto, già riconvertito il reparto di Medicina d’urgenza: 19 i posti letto a disposizione. Al Da Procida i posti letti al momento risultano essere così disposti: tutto occupato in pneumologia; stesso copione in malattie infettive ma in riferimento ai degenti non gravi. La situazione, seria, ha innescato l’accelerata per il collaudo ai modulari del plesso Ruggi.
La nota regionale non ha mancato di suscitare reazioni, anche contrastanti, facendo presagire ad una sorta di “lazzaretto” regionale. Si è giunti a questo perchè mancano i posti letti, i modulari non sono ancora tutti collaudati, ndr), e i casi sono in vertiginoso aumento. I posti si recupereranno anche ma il personale addestrato, c’è?
L’Unità di crisi lo definisce uno scenario di tipo III (così come definito dal Ministero della Salute e dall’Istituto superiore di sanità, ndr), con progressione maggiore in alcune Regioni, tra cui la Campania. Per far fronte all’emergenza, si è prima definito un potenziamento dell’offerta di posti letto della rete Covid-19 pubblica. In considerazione della situazione pandemica, che però sta evidenziando sempre più segnali di criticità dei servizi sanitari, si è reso necessario, sospendere, in via temporanea, sia le attività di ricovero ospedaliero in regime di elezione, che le attività ambulatoriali non urgenti delle strutture sanitarie pubbliche. La ratio sottesa di questo provvedimento è quella di potenziare ulteriormente la rete Covid-19 pubblica, incidendo sul versante organizzativo, attraverso una rapida riconversione /accorpamento di interi reparti di area medica e chirurgica già dedicati ad attività di elezione in nuovi reparti Covid-19 e riorganizzando le risorse umane e strumentali utilizzabili per tali nuove unità operative specializzati.
Rosa Coppola

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