Un vero e proprio bollettino di guerra quello che quasi quotidianamente caratterizza, in negativo, il pronto soccorso dell’ospedale sarnese ‘Martiri di Villa Malta’. In due giorni si sono avute altrettante aggressioni, violenze, offese gratuite ai danni del personale sanitario tutto, vigilantes compreso, tanto da innescare un clima di paura.
Ma veniamo ai fatti. Partiamo dall’ultimo in ordine di tempo.
Mercoledì 28 giugno. Nel primo pomeriggio giunge un giovane con eritema solare, quindi codice non urgente. Dopo venti minuti arriva il suo turno. La madre chiede di entrare e stare vicino al figlio ma, in quei locali emergenziali, erano in corso trattamenti a pazienti con patologie serie. Le è stato, quindi, risposto di no. Da lì, il finimondo. Calci, pugni al mobilio e alle attrezzature, offese al personale presente. Una volta allontanatasi, la donna parla con il marito sottolineando la ingiustizia patita. Da qui, la seconda parte della violenza che ha visto refertarsi due medici, cinque infermieri, la guardia giurata. La diagnosi è superiore ai dieci giorni.
Martedì 27 giugno. Primo pomeriggio. Arrivano due uomini uno dei quali visibilmente nervoso prende a calci le sedie, le attrezzature e quanto gli capiva a tiro.Oltre, ovviamente che minacce, offese e percosse alla guardia giurata.
I cavi scollegati dlala irruenza dell’uomo hanno rallentato il normale iter lavorativo.
La situazione è stata denunciata. Più volte. Ne è a conoscenza anche il sindaco-presidente della Provincia.
Si attendono i dovuti provvedimenti per un luogo, l’ospedale e in particolar modo il pronto soccorso, luogo che assicura assistenza.
rosa coppola
