Sarebbero circa 250 le posizioni lavorative ritenute ‘anomale’, definiamole così, e che da un anno rappresentano la reiterata richiesta di chiarimenti che i sindacati Cgil-Uil avanzano alla Direzione generale dell’Asl Salerno.
I cosiddetti ‘imboscati‘ sono oggetto di verifica da parte di Pasquale Addesso (Cgil) e Biagio Tomasco (Uil) per avere un quadro della dotazione organica più chiaro. Capire se ci sono professionalità che possono essere ‘recuperate’ dagli uffici e tornare in corsia (patologie conclamate escluse, ovviamente). L’Azienda, che conta circa 6mila dipendenti, registra una carenza di personale. Ma è veramente solo così o si sposa con una organizzazione a tratti distratta?
Con carte alla mano, saltano agli occhi alcuni casi che possono sembrare ‘anomali’ ma avranno, sicuramente, una valida spiegazione che la Direzione darà.
- Sede centrale di via Nizza: Figure titolari di posizioni di coordinamento, anche variabile, lavorano negli Uffici
- Distretto Eboli-Buccino: vi è un tecnico di laboratorio in Direzione sanitaria
- Distretto di Salerno: 6 tecnici di radiologia (non c’è servizio h24,ndr)
- Uffici Formazione, sede centrale: un infermiere, una ostetrica, un fisioterapista
- Uffici Formazione, area Nord: due infermieri e un caposala
- *una formazione giornaliera al passo con i tempi che andrebbe ampiamente pubblicizzata sulla Stampa per avere il giusto risalto visto il personale impiegato*
- Ospedale di Vallo della Lucania: in direzione sanitaria vi sono 11 infermieri, una ostetrica e una assistente sociale.
- Diranno: sono ‘solo caricati’ in Direzione. Bene: in nome della trasparenza che si deve all’utenza, al cittadino, si dica in che reparti lavorano. E come è gestito (per quante persone) il budget dei reparti dove queste risorse operano.
- Pagani, ospedale: 5 infermieri in Direzione sanitaria
- Polla, ospedale: 8 infermieri in Direzione sanitaria
- In teoria, tra pensionamenti e mancato turn over, per avere un po’ di ossigeno servirebbero circa 700 figure del comparto.
rc